La dermatite atopica causa delle lesioni cutanee che di solito si localizzano sulla superficie flessoria degli arti, sul volto, sul collo e su mani e piedi. Il prurito intenso è la caratteristica chiave dell’eczema atopico. Esso può procedere alla comparsa delle lesioni e può peggiorare in caso di esposizione ad allergeni, aria secca, sudorazione, irritazione locale, indumenti di lana e stress emozionali. Esistono tre fasi della patologia.

1) Nella fase ACUTA si manifestano lesioni rosse, edematose, chiazze squamose o placche che possono secernere liquido.

2) Nella fase SUBACUTA le lesioni sono più secche e sono di solito costituite da papule o placche eritemato desquamative

3) Nella fase CRONICA, invece, le lesioni cutanee appaiono secche e lichenificate.

L’eczema atopico è una malattia cutanea molto comune, ad andamento cronico, spesso molto pruriginosa, caratterizzata da manifestazioni cliniche variabili, associata all’atopia (condizione geneticamente determinata che predispone la persona a sviluppare allergie).

Il trattamento dell’eczema atopico varia con l’età del paziente e con la severità del quadro clinico. Il trattamento può comprendere la terapia di supporto per la cura quotidiana della pelle (creme idratanti, medicazioni…), l’evitare i fattori scatenanti, la terapia topica (a base di corticosteroidi o immunomodulatori), la terapia sistemica (a base di immunosoppressori classici o nuovi farmaci biologici come il dupilumab, Dupixent), la fototerapia e il trattamento delle eventuali sovrainfezioni.

Generalmente la dermatite atopica compare nel periodo infantile, tipicamente intorno ai 3 mesi.

L’eczma atopico si diagnostica con la valutazione clinica ed eventualmente con l’effettuazione di test allergologici come prick o patch test.