Nelle sedi cutanee venute a contatto con la sostanza a cui si è allergici possono comparire delle lesioni vescicolari accompagnate da eritema e intenso prurito. A questa fase acuta fa seguito una variabile secchezza cutanea con desquamazione che può arrivare, nelle forme croniche, fino alla cheratosi, cioè un ispessimento e indurimento della cute con lesioni fissurate.

No, la dermatite allergica da contatto è una reazione immunitaria di tipo ritardato, cioè non avviene immediatamente al contatto con l’allergene, ma tipicamente circa 12 ore dopo.

Le più comuni sostanze allergizzanti sono i metalli (nichel, cromo, cobalto, oro), la gomma, i profumi, i cosmetici, i farmaci per uso locale e le sostanze di uso professionale (es. resine).

La dermatite allergica da contatto si diagnostica grazie ad un’attenta raccolta anamnestica e all’esecuzione di test da contatto o Patch Test.

L’orticaria è una patologia caratterizzata dall’insorgenza di pomfi: lesioni cutanee caratterizzate da un edema centrale circondato da arrossamento associato a prurito o sensazione di bruciore. Il pomfo può variare da pochi millimetri a molti centimetri di diametro, compare rapidamente e scompare in genere in meno di 24 ore senza lasciare segni visibili. L’orticaria può essere acuta o cronica. L’orticaria acuta è quella che dura meno di sei settimane. L’orticaria si definisce invece cronica quando dura più di sei settimane.

L’orticaria può essere causata da infezioni (soprattutto in età infantile), allergia a farmaci, allergie alimentari, sforzi fisici, allergia al veleno di imenotteri (formiche, api, vespe…) o punture di altri insetti.